Le rosole selvatiche da agricoltura biologica sono le giovani piante di papavero, che si trovano nei campi, nelle valli, lungo i fossi e nei terreni dove non sono stati usanti diserbanti.
Un tempo i papaveri infestavano i campi, le coltivazioni ed i prati; ma a causa dei continuo uso di pesticidi, anche se le rosole bio sono piante estremamente prolifiche, si cominciano ad intravedere meno.
La piantina delle rosole selvatiche da agricoltura biologica va raccolta prima che cominci a sviluppare i fiori, lasciando preferibilmente la radice nel terreno, per favorire lo sviluppo di una nuova pianta. I nostri nonni usavano le rosole bio in abbondanza dopo l’inverno, per le sue proprietà purificanti e depurative.
Il contenuto di alcaloidi nelle foglie delle rosole selvatiche da agricoltura biologica è irrilevante, per cui le proprietà narcotiche come anche quelle calmanti, sedative e analgesiche sono blande, a differenza delle altre parti della pianta (semi, capsula, lattice, ecc).
Uso in cucina
Si utilizzano per insalate le foglie giovani delle rosole bio prima della fioritura della pianta. In Romagna le rosole bio sono molto usate per farcire i cassoni e preparare frittate. Sono ottime anche per l’impasto dei ravioli. Saltate in padella con aglio e olio sono ottime per condire maccheroncini o strozzapreti.
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